Il numero sempre crescente di dispositivi elettronici connessi ad Internet farà sì che l'indirizzamento tramite protocollo IPv4 diventi saturo molto presto. Da alcuni anni è emerso un nuovo protocollo che sta cominciando ad essere distribuito, nello specifico IPv6, per continuare a mantenere gli oggetti connessi (specialmente con la distribuzione del 5G). Qual è dunque la differenza tra questi due protocolli e perché passare ad IPv6? Cosa c'è di nuovo?
Su Internet, l'indirizzo IP rappresenta l'identità stessa dell'oggetto connesso. Si tratta di un indirizzo univoco attribuito a ciascun dispositivo che gli permette di essere identificato su Internet; può essere paragonato ad un indirizzo postale che aiuta a non sbagliare il destinatario.
Online, i dati vengono distribuiti in pacchetti. Il Protocollo Internet, in inglese Internet Protocol (IP), assicura l'indirizzamento e la frammentazione di pacchetti di dati sulle reti. In altre parole, l'IP, in simbiosi con il TCP (Protocollo di Controllo della Trasmissione, dall'inglese Transmission Control Protocol), permette di mandare dati dal mittente al destinatario definendo una struttura di dati anche nota come pacchetti. Esistono due versioni del Protocollo Internet: IPv4 ed IPv6.
Questo Protocollo Internet è la quarta versione usata per indirizzare ed indentificare i computer sulla rete. Per funzionare, si serve di uno schema di indirizzi a 32 bit. In totale si tratta di poco più di 4 miliardi di indirizzi univoci resi possibili da tutte le combinazioni. Ma al giorno d'oggi, data la crescita esponenziale di dispositivi connessi, è probabile che il numero di indirizzi IP offerti dal protocollo IPv4 si esaurisca. E per una buona ragione: ogni dispositivo (computer, smartphone, console per videogiochi, droni, smart watch, etc.) deve avere un indirizzo IP per connettersi ad Internet.
Per risolvere questo problema è stato introdotto un nuovo sistema di indirizzamento, la Versione 6 del Protocollo Internet che è attualmente in fase di distribuzione. Questo fornirà un numero ancora più elevato di indirizzi Internet, facilitando, nel lungo termine, la maggior diffusione del 5G e del numero di host connessi tramite un unico indirizzo.
Il nuovo standard (IPv6) ha uno spazio di indirizzi di 128 bit. Ciò significa che l'utilizzo di questo protocollo darà accesso ad un numero totale di indirizzi univoci superiore a 3.4*1038. Con una tale quantità di indirizzi univoci disponibile grazie all'IPv6, il mondo del 5G insieme alla generazione di oggetti connessi non saranno più un sogno ma diverranno realtà.
La differenza principale tra IPv4 ed IPv6 è data dalla dimensione dello spazio degli indirizzi. Il primo possiede un indirizzo in formato decimale di dimensione di 32 bit che equivale ad un totale di 4.3 miliardi indirizzi IP univoci. Il secondo possiede un indirizzo in formato esadecimale, di dimensione di 128 bit, che corrisponde a 3.4*1038 indirizzi univoci. Dunque, IPv6 offre abbastanza indirizzi IP per connettere l'intero pianeta.
Tuttavia, la dimensione dello spazio degli indirizzi non è l'unica differenza tra le due versioni. L'IPv6 ha molti vantaggi. Eccone alcuni!
A differenza dell'IPv4, con l'IPv6 ogni dispositivo connesso può configurare automaticamente il suo indirizzo IP senza richiedere l'intervento dell'amministratore della rete. Sebbene questo sia un vantaggio tecnico, va fatto notare che la configurazione di una rete IPv6 è molto più semplice di quella di una rete IPv4.
Il livello di sicurezza dell'IPv4 non è particolarmente elevato, dato che al momento della sua creazione i rischi esistenti erano minori. Attualmente, con l'evoluzione della tecnologia, l'IPv4 possiede svariati punti deboli a livello di sicurezza che sono stati in seguito corretti tramite meccanismi di sicurezza opzionali quali SSL o IPSec. L'IPSec, ad esempio, offre sicurezza crittografica del traffico di rete, confidenzialità, autenticazione tra pari, integrità dei dati e revisione. Trattandosi dell'IPv6, qui l'IPSec è implementato sin dall'inizio; ciò significa che il protocollo IPv6 include un'accresciuta sicurezza fin dalle origini.
Nell'IPV6, anche i titoli sono stati semplificati. In altre parole, grazie alla multidiffusione (multicast), un utente Internet può inviare un pacchetto di dati a molteplici destinatari contemporaneamente, cosa possibile solo in modo opzionale nell'IPv4.